Inaugurazione del del Castro Jazz Festival edizione 2024
Piano Tales – Enrico Zanisi, piano solo
Fin dall’uscita di Piano Tales (Cam Jazz 2016), il suo primo album in piano solo, Enrico Zanisi ha cercato di sviluppare l’idea originaria alla base di questa particolare, intima e personale formula di concerto: un contenitore di possibilità, di storie musicali che possono prendere ogni volta forme diverse, elaborate a partire da un materiale sonoro in continua evoluzione. Brani originali, standard e improvvisazioni libere possono coesistere all’interno di un evento che, all’insegna dell’ estemporaneità, vuole mirare ad una sua propria organicità, ad una narrazione musicale che fa del contenuto espressivo la sua propria struttura.
Ingresso libero
Presentazione di 7 nuove composizioni elaborate dal Castro Jazz Festival Composers HUB: Marco Bruno, Giulio Büttner, Federico Falco, Dionisia Cassiano, Piervincenzo Occhineri, Natacha Chossudovsky, Nick McCarthy sotto la supervisione e direzione di Gabriele di Franco.
Le 7 composizioni saranno eseguite da un large ensemble diretto dallo stesso Gabriele di Franco.
Ingresso libero
Andrea Esperti Quartet
Andrea Esperti (contrabbasso), Filippo Galbiati (pianoforte), Marco Girardo (batteria), Matteo Scarcella (sassofono tenore).
Fra le collaborazioni live più importanti spiccano nomi come George Cables, Nico Gori, Michele Corcella ensemble.
Ingresso libero
Presentazione del nuovo libro di Emanuele Raganato: “Lecce che suona il Jazz: Storia sociale del movimento jazzistico nella provincia salentina (Orbis Idearum Press)“ con la partecipazione del M° Stefano Luigi Mangia docente di Canto Jazz presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce..
Parlare di jazz in una provincia ai margini geografici dell’Italia significa puntare la lente d’ingrandimento su un fenomeno culturale esterno che si è “indigenizzato” e su tutte quelle pratiche che storicamente hanno contribuito allo sviluppo e all’evoluzione di un movimento socio-culturale complesso (ma tutto sommato omogeneo e a tratti ricorsivo). I frutti di questo percorso sono stati rilevanti e si sono concretizzati in interventi istituzionali, nella nascita di jazz club, di festival, nell’attività di musicisti professionisti ma soprattutto amatoriali, in etichette discografiche, big bands, riviste e un nutrito pubblico di riferimento. Le interviste ai protagonisti di questi anni ci calano emotivamente in un contesto che se da un lato viene rimpianto da chi ne ha vissuto gli albori (o da chi lo ha “mitizzato”), dall’altro rivelano una scena contemporanea fervente e vitale.
Ingresso libero
Martin Jacobsen (sax tenore), Antonio Macchia (tromba), Dino Plasmati (chitarra), Matteo Maria Maglio (contrabbasso), Alberto Stefanizzi (batteria).
Martin Jacobsen, sassofonista danese, ha iniziato a studiare il suo strumento all’età di 19 anni, spinto da un forte bisogno di espressione musicale dopo aver ascoltato jazz per circa un anno, in particolare il gruppo di Miles Davis con John Coltrane degli anni ’50. Nel 1995, ha seguito il consiglio del sassofonista Bob Rockwell che glielo ha suggerito di trasferirsi a New York o a Parigi. Martin ha scelto “Paree” e da allora si esibisce con Doug Raney, Bobby Durham, David Sanborn, Niels-Henning Ørsted Pedersen, Mark Taylor, Yutaka Shiina e molti altri.
Martin Jacobsen è un artista di SteepleChase Records e di Vandoren e suona su un sassofono Ishimori Woodstone.
Ingresso libero
Nella nuova edizione di Castro Jazz 2024, le Associazioni: Musica minuscola, AIGAM (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale) in collaborazione con Associazione Culturale Jazz Bud Powell e l’Associazione Junior Band propongono due concerti per bambini guidati dagli insegnanti Stefania Galati e Mariagiulia Focarelli secondo il format di Andrea Apostoli.
Per info: https://www.castrojazz.it/jazzn-kids/
Bigoni / Cecchetto / Legari / Calcagnile Quartet
Francesco Bigoni (sax), Roberto Cecchetto (chitarra), Cristiano Calcagnile (batteria), Igor Legari (contrabbasso).
Il sassofonista Francesco Bigoni è attivo sulla scena italiana dall’età di vent’anni. Si è stabilito a Copenaghen nel 2009 e diplomato al Rhythmic Music Conservatory (APD – Soloist line) nel 2012. È stato membro fondatore del collettivo/etichetta italiano El Gallo Rojo e fa parte del suo omologo danese ILK; ha partecipato all’incisione di oltre sessanta lavori discografici, che rappresentano un ampio ventaglio di collaborazioni, dal jazz alla musica contemporanea. Insegna sassofono, analisi delle forme e musica d’insieme ai Corsi Accademici di II livello di Siena Jazz. Appassionato ed eclettico strumentista a fiato e compositore, Francesco può essere ascoltato dal vivo con Maniscalco/Bigoni/Solborg, Hands, Bigoni/Pacorig/De Rossi, Weave4, Unscientific Italians e molti altri gruppi. Approccia il suono da molteplici angolazioni: è laureato in elettroacustica e suona strumenti digitali autocostruiti. Ha diviso il palco con musicisti del calibro di Enrico Rava, Stefano Battaglia, Mark Solborg, Greg Cohen, Alfonso Santimone, Jim Black, Benoît Delbecq, Gianluca Petrella, Evan Parker, Susana Santos Silva, Gerald Cleaver, Ralph Alessi.
Diplomato in contrabbasso jazz al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e laureato in Sociologia (con una tesi dal titolo “Il mestiere dell’improvvisazione. Etnografia della Jam Session”), ha insegnato Musica d’Insieme Jazz al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia. Insegna attualmente contrabbasso, tecniche d’improvvisazione e musica d’insieme privatamente e presso scuole di musica della Capitale.
Ingresso libero
Escursione a cura dell’ Associazione Atena APS che vi accompagnerà nella visita del centro storico, dell’area archeologica in località Capanne e del MAR (Museo Archeologico di Castro) alla scoperta del santuario di Atena, tra i suoni live dei musicisti dell’Associazione Culturale Jazz Bud Powell di Maglie.
Ingresso libero
Gabriele di Franco // Francesco Negro, anteprima del nuovo disco “Cantabile” (Da Vinci Jazz, 2024) con ospite Dionisia Cassiano.
Gabriele di Franco (chitarra ed elettronica)
Francesco Negro (piano)
Dionisia Cassiano (voce)
Cantabile è il secondo lavoro discografico (in uscita il 4 ottobre 2024) del duo italo belga composto da Gabriele di Franco e Francesco Negro.
Cantabile è un viaggio quieto, che continua l’esplorazione iniziata nel loro primo album (Synolon Workin Label ‘22), ma accentua notevolmente la passione di Gabriele e Francesco per la melodia e la cantabilità.
Timbri acustici del pianoforte che si confondono con i suoni di una chitarra semiacustica che modula sino all’elettronica pura. Questa ricerca musicale ha portato Gabriele e Francesco a esplorare nuove combinazioni timbriche generando un suono, che seppur fortemente radicato nel jazz, ruba senza paura timbriche e forme dalla musica improvvisata, dall’elettronica, e dal pop.
Ingresso libero
Concerto degli Ensemble con i partecipanti alla Summer School guidati da Enrico Zanisi e Cristiano Calcagnile.
Ingresso libero
DAVID LINX 4-tet – Skin in the Game
David Linx (voce), Grégory Privat (piano), Chris Jennings (contrabbasso), Arnaud Dolmen (batteria).
Nato a Bruxelles ma residente a Parigi da più di 20 anni, David Linx è cresciuto suonando e registrando con alcuni dei principali musicisti e artisti jazz americani ed europei della loro generazione come Steve Coleman, Clark Terry, Gonzalo Rubalcaba, Paolo Fresu, Kenny Wheeler, James Baldwin, solo per citarne alcuni ed è considerato oggi uno dei rari cantanti jazz maschili della sua generazione con un’incomparabile reputazione sul palco.
Le sue prime registrazioni di successo a livello internazionale nei primi anni ’90 insieme al suo partner musicale, il pianista Diederik Wissels, hanno decisamente cambiato e in qualche modo rinnovato il concetto di voce jazz in generale, oltre ad ispirare un’intera generazione di musicisti.
Un incontro sorprendente e artisticamente toccante sul palco dell’auditorium principale della Radio francese, il 14 febbraio 2018 nel giorno di San Valentino, gli ha dato l’ispirazione per scrivere un repertorio completamente nuovo per questa nuova band con il pianista Gregory Privat, il contrabbassista Chris Jennings e il batterista Arnaud Dolmen.
David Linx è rimasto immediatamente affascinato dal profondo legame musicale e ritmico che ha definito uno dei più riusciti della sua carriera negli ultimi anni.
Nasce così “Skin in the Game” e fedele alle sue convinzioni e al suo percorso di vita, David Linx punta i riflettori sulle sue canzoni, parole e musica, riflettendo un mondo in tumulto così come sulla bellezza e la necessità dell’amore attraverso , e nonostante tutto, non molto diverso dal suo mentore, James Baldwin, con il quale ha registrato l’album rivoluzionario “A Lover’s Question” nel 1986.
Ingresso libero
Concerto degli Ensemble con i partecipanti alla Summer School guidati da Igor Legari, Roberto Cecchetto, David Linx, Francesco Bigoni.
Ingresso libero
Flaming Fingers feat. Gaetano Partipilo
Alessandro Dell’Anna (tromba), Dario Stefanizzi (sax), Alessandro Casciaro (piano), Davide Codazzo (basso), Antonio De Donno (batteria), Gaetano Partipilo (sax).
I Flaming Fingers nascono nella primavera del 2019 dall’incontro di cinque musicisti salentini con background musicali eterogenei accomunati dalla matrice Jazz. Il quintetto si esprime in composizioni originali che abbracciano le musiche afroamericane nei suoi variegati canoni estetici.
La mission dei Flaming Fingers è quella di intrecciare groove ipnotici, contrappunti spontanei e intese spirituali convogliando le energie in un suono che va dall’Hard Bop al Contemporary Jazz passando per i Caraibi.
Ingresso libero